IMU (Imposta Municipale Unica), Che fare?

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Ai fini della riduzione dell'IMU ho presentato autocertificazione d'inabitabilità al Comune per una vecchia casa che ho ereditato (lo è da anni, ma finché pagavo poco di ICI non me ne ero preoccupato: ora, invece, con l'aliquota per le abitazioni secondarie al 10% in quel Comune...), con all'interno più unità immobiliari già accatastate, di cui alcune sono da anni inutilizzate (quelle ai piani superiori, categoria A3, mentre un negozio al piano terra è in uso e locato), senza allacciamenti e con i solai/pavimenti (realizzati con intelaiatura di sottili bacchette di legno) che si flettono talmente tanto, al solo camminarci, che se fossero regolarmente calpestati o dovessero reggere pesi (mobili, elettrodomestici) risulterebbero a rischio di crollo.
Lo stesso Ufficio Tributi, nel comunicarmi che, secondo la loro interpretazione (ne esistono altre, ma ancora non si sa chi ha ragione), l'IMU non prevede più la riduzione del 50% per le U.I. inagibili od inabitabili, mi ha consigliato di riaccatastare le U.I. in categoria F/2. La rendita complessiva attuale delle U.I (sono 5) è di meno di 700€.
Ho diverse domande:
- come si procede in pratica? Ho letto in un forum per geometri che non è possibile effettuare una variazione da categorie con rendita ad F/2 o che comunque la maggior parte degli uffici non la accetta (però me l'hanno consigliato in Comune!): ma allora come ci si regola quando una U.I., col passare del tempo, effettivamente diventa inabitabile? Che procedura si deve seguire? Serve davvero, come ho letto, una dichiarazione del Comune (non è un problema, le U.I. sono effettivamente inabitabili, ma, potendo evitare, risparmierei tempo e costi)o addirittura di ASL e VV.FF.? Non corro il rischio che poi mi creino problemi anche sulle U.I. che stanno al piano terra (ed hanno il soffitto "mobile" sopra la testa)?
- se la procedura è percorribile, è possibile modificare ad F/2 la categoria solo di alcune parti del fabbricato?
- La rendita si andrebbe ad azzerare? Questo anche ai fini IRPEF (e redditometro!)?
- Quanto mi costerebbe, approssimativamente, la pratica (diritti catastali - mi sembra di avere trovato che per questa modifica non si pagano -, perizie, compenso al tecnico incaricato)? Mi conviene? Visto che le U.I. F/2 sono esenti dall'IMU, risparmierei circa 1200€ all'anno.
- L'edificio, che è nel centro di un piccolo Paese, verrà messo in vendita per una completa ristrutturazione, non appena si libererà il negozio (darò lo sfratto l'anno prossimo, prima non posso perché c'è un contratto 6+6).
Il fatto che alcune U.I. non siano più considerate abitazioni ma siano in categoria F/2 ne comporta una svalutazione dal punto di vista commerciale, impone pratiche più complicate/costose od implica che il venditore o l'acquirente (che sarà comunque un'impresa edile, non un privato) paghino più tasse per la compravendita (p.e. l'IVA)?
Ringrazio anticipatamente!
Lo stesso Ufficio Tributi, nel comunicarmi che, secondo la loro interpretazione (ne esistono altre, ma ancora non si sa chi ha ragione), l'IMU non prevede più la riduzione del 50% per le U.I. inagibili od inabitabili, mi ha consigliato di riaccatastare le U.I. in categoria F/2. La rendita complessiva attuale delle U.I (sono 5) è di meno di 700€.
Ho diverse domande:
- come si procede in pratica? Ho letto in un forum per geometri che non è possibile effettuare una variazione da categorie con rendita ad F/2 o che comunque la maggior parte degli uffici non la accetta (però me l'hanno consigliato in Comune!): ma allora come ci si regola quando una U.I., col passare del tempo, effettivamente diventa inabitabile? Che procedura si deve seguire? Serve davvero, come ho letto, una dichiarazione del Comune (non è un problema, le U.I. sono effettivamente inabitabili, ma, potendo evitare, risparmierei tempo e costi)o addirittura di ASL e VV.FF.? Non corro il rischio che poi mi creino problemi anche sulle U.I. che stanno al piano terra (ed hanno il soffitto "mobile" sopra la testa)?
- se la procedura è percorribile, è possibile modificare ad F/2 la categoria solo di alcune parti del fabbricato?
- La rendita si andrebbe ad azzerare? Questo anche ai fini IRPEF (e redditometro!)?
- Quanto mi costerebbe, approssimativamente, la pratica (diritti catastali - mi sembra di avere trovato che per questa modifica non si pagano -, perizie, compenso al tecnico incaricato)? Mi conviene? Visto che le U.I. F/2 sono esenti dall'IMU, risparmierei circa 1200€ all'anno.
- L'edificio, che è nel centro di un piccolo Paese, verrà messo in vendita per una completa ristrutturazione, non appena si libererà il negozio (darò lo sfratto l'anno prossimo, prima non posso perché c'è un contratto 6+6).
Il fatto che alcune U.I. non siano più considerate abitazioni ma siano in categoria F/2 ne comporta una svalutazione dal punto di vista commerciale, impone pratiche più complicate/costose od implica che il venditore o l'acquirente (che sarà comunque un'impresa edile, non un privato) paghino più tasse per la compravendita (p.e. l'IVA)?
Ringrazio anticipatamente!

Spettabile Chiara Mazza,
bisogna fare una visura catastale aggiornata, ed utilizzare la rendita catastale che trova su di essa.
bisogna fare una visura catastale aggiornata, ed utilizzare la rendita catastale che trova su di essa.

Spettabile Alberto Paglia,
per avere il valore catastale deve partire da una rendita catastale che trova in una visura catastale aggiornata, aggiornata significa che è stata rilasciata ora, perchè come abbiamo detto più volte la rendita catastale non è stata cambiata di recente per l'IMU, ma sono cambiati i coefficienti per calcolare il valore. Comunque è sempre meglio avere una visura catastale aggiornata per non incorrere in eventuali errori, se vuole può farla adesso dal nostro sito, dal menu qui a sinistra selezioni "Visure Catastali on line".
Ottenuta la rendita catastale attualmente in vigore può visitare una sezione dedicata del Network Catasto alla pagina http://www.catasto.it/italiano/IMU.asp dove si spiega come eseguire il calcolo.
Per il calcolo delle superfici bisogna farlo manualmente da una planimetria, abbiamo anche questo servizio sempre dal menu selezionare "Calcolo superficie"
per avere il valore catastale deve partire da una rendita catastale che trova in una visura catastale aggiornata, aggiornata significa che è stata rilasciata ora, perchè come abbiamo detto più volte la rendita catastale non è stata cambiata di recente per l'IMU, ma sono cambiati i coefficienti per calcolare il valore. Comunque è sempre meglio avere una visura catastale aggiornata per non incorrere in eventuali errori, se vuole può farla adesso dal nostro sito, dal menu qui a sinistra selezioni "Visure Catastali on line".
Ottenuta la rendita catastale attualmente in vigore può visitare una sezione dedicata del Network Catasto alla pagina http://www.catasto.it/italiano/IMU.asp dove si spiega come eseguire il calcolo.
Per il calcolo delle superfici bisogna farlo manualmente da una planimetria, abbiamo anche questo servizio sempre dal menu selezionare "Calcolo superficie"

Buongiorno, vorrei sapere se le variazioni sulle rendite catastali previste dal nuovo governo devono essere gìà considerate per la dichiarazione dei redditi modello 730 relativo al 2011.

Come posso fare per conoscere il nuovo valore catastale e i
metri quadrati di un immobile in Roma? Ho già acuni dati catastali, i vani e i metri della cantina.
metri quadrati di un immobile in Roma? Ho già acuni dati catastali, i vani e i metri della cantina.

Spettabile Calvaruso Ettore,
se i legali hanno provveduto ad assolvere a tutti gli adempimenti, le basta fare una ispezione ipotecaria on line, qui a sinistra, sotto SERVIZI DI CONSERVATORIA, vada in "Ispezione ipotecaria", riceverà sia l'elenco delle formalità che la trascrizione.
se i legali hanno provveduto ad assolvere a tutti gli adempimenti, le basta fare una ispezione ipotecaria on line, qui a sinistra, sotto SERVIZI DI CONSERVATORIA, vada in "Ispezione ipotecaria", riceverà sia l'elenco delle formalità che la trascrizione.

spet/le catasto it non so se il problema e di tua pertinenza mi spiego nel 1988 o subito un sequestro conservativo.nel 2011 con sentenza passato ingiudicato ordina al conservatore dei registi immobiliari diprovvedere alla cancellazione della trascrizione del sequestro conservativo del registro generale e del registro particolare per poter ottenere la trascrizione cosa bisogna fare.ringrazio anticipatamente calvaruso ettore

Spettabile, Arlotti Nadia,
deve fare una visura catastale, la può chiedere anche on line qui a sinistra, nella voce "Visure catastali in giornata " oppure "Visure Catastali on line", per controllare intanto che sia stato tutto volturato a suo nome correttamente, poi prelevando la rendita catastale può calcolare l'imposta IMU anche on line a questo indirizzo:
http://www.catastale.it/Documenti-IMU.htm
deve fare una visura catastale, la può chiedere anche on line qui a sinistra, nella voce "Visure catastali in giornata " oppure "Visure Catastali on line", per controllare intanto che sia stato tutto volturato a suo nome correttamente, poi prelevando la rendita catastale può calcolare l'imposta IMU anche on line a questo indirizzo:
http://www.catastale.it/Documenti-IMU.htm

Ho acquistato un alloggio e box come prima casa in un immobile di cui era appena terminata la costruzione a maggio del 2011. Ora, per calcolare la IMU, dove posso reperire i dati catastali? I valori catastali saranno già presenti in catasto e posso richiederne la visura?

Spettabile Enzo Morucci,
per visualizzare informazioni catastali inserendo il codice fiscale, basta andare sul sito agenziaterritorio.it, qui a fianco alle voci: "Visure Catastali on line" oppure "Visure catastali in giornata" il documento Visura Catastale vero proprio, non informazioni. Comunque il codice di attivazione si ottiene in automatico, deve scegliere se visura catastale per soggetto o per immobile.
per visualizzare informazioni catastali inserendo il codice fiscale, basta andare sul sito agenziaterritorio.it, qui a fianco alle voci: "Visure Catastali on line" oppure "Visure catastali in giornata" il documento Visura Catastale vero proprio, non informazioni. Comunque il codice di attivazione si ottiene in automatico, deve scegliere se visura catastale per soggetto o per immobile.

Spettabile Gianni Riccio,
non è una particella provvisoria, il vano da trasferire sarà identificato come una unità a se stante, con un proprio foglio, particella e subalterno, di cui il foglio e la particella sono uguali per tutto il fabbricato, il subalterno sarà nuovo, farete l'atto, poi dopo farete la fusione, per cui anche l'attuale suo appartamento una volta fuso con il vano avranno un'altro subalterno nuovo.
Tutto questo per spiegarlo a lei e chi leggerà, questi messaggi, ma di tutto questo se ne deve occupare un tecnico, un geometra abilitato, iscritto al Collegio dei Geometri.
non è una particella provvisoria, il vano da trasferire sarà identificato come una unità a se stante, con un proprio foglio, particella e subalterno, di cui il foglio e la particella sono uguali per tutto il fabbricato, il subalterno sarà nuovo, farete l'atto, poi dopo farete la fusione, per cui anche l'attuale suo appartamento una volta fuso con il vano avranno un'altro subalterno nuovo.
Tutto questo per spiegarlo a lei e chi leggerà, questi messaggi, ma di tutto questo se ne deve occupare un tecnico, un geometra abilitato, iscritto al Collegio dei Geometri.

Per la consultazione delle visure catastali fino a quanche tempo fà era sufficiente entrare nel sito e, inserendo il proprio c.f., si ottenevano le informazioni richieste.
Ora noto che per ottenere i dati che interessano, è necessario utilizzare un codice di attivazione e versare vari corrispettivi .
Come posso ottenere il codice di attivazione ?
grazie
Ora noto che per ottenere i dati che interessano, è necessario utilizzare un codice di attivazione e versare vari corrispettivi .
Come posso ottenere il codice di attivazione ?
grazie

OGGETTO FRAZIONAMENTO E ACCORPAMENTO IMMOBILI
GENTILI SIGNORI ,INNANZITUTTO GRAZIE ANCORE PER LA VOSTRA PUNTUALE RISPOSTA
AVREI UN ULTIMO QUESITO DA PORVI SEMPRE SULLO STESSO ARGOMENTO CHE VI ALLEGO QUIì APPRESSO PER VOSTRA PRONTA LETTURA---
DUNQUE IL QUESITO E' IL SEGUENTE
UNA VOLTA ESEGUITO IL FRAZIONAMENTO DELL'IMMOBILE E PRIMA DI PROCEDERE ALLA STIPULA DEL CONTRATTO ,RITENGO CHE SIA NECESSARIO DISPORRE DI UNA PARTICELLA CATASTALE PROVISORIA DELLA STANZA OGGETTO DEL FRAZIONAMENTO E CIO' IN QUANTO IL NOTAIO NE HA BISOGNO PER ATTRIBUIRE L'IDENTIFICAZIOE ED I COSTI CORRELATI .SE COSI' FOSSE POTRESTE CORTESEMENTE INDICARMI GLI UFFICI CHE ASSEGNANO PARTICELLE CATASTALI PROVVISORIE ...OVVIAMENTE QUESTO SI VERIFICHEREBBE DOPO L'AVVENUTO DEPOSITO PRESSO L'UFFICIO TECNICO DEL COMUNE DI ROMA DELLA SCIA PER MNUTENZIONE STRAORDINARIA .
RESTO IN ATTESA
GRAZIE
_________________________________________________________
Catasto.it, 31/01/2012 17:26:42 (ip:82.85.245.43)
Spettabile utente di Roma,
le procedure per cedere una porzione di appartamento al vicino devono tenere conto sia della parte urbanistica, controllando con l'ufficio tecnico comunale se i lavori richiedono autorizzazione, comunicazione o altro.
Eseguire il frazionamento al catasto, stipulare l'atto di compravendita, eseguire i lavori e alla fine eseguire la fusione con il secondo appartamento.
Tutte le spese fino a prima della realizzazione delle opere, spettano al primo proprietario, appartamento (A), la realizzazione delle opere è da concordare o comunque da dividere, la fusione al secondo proprietario, appartamento (B).
RNS3XK, 30/01/2012 18:35:52 (ip:151.28.142.184)
Roma 27 gennaio 2012
il proprietario dell'appartamento (A) vuole vendere una stanza al proprietario dell'appartamento (B) con lui confinante.
Qual'è la procedura CRONOLOGICAMENTE corretta da seguire rispetto all'ufficio TECNICO ,AL CATASTO ed infine al NOTAIO?
Inoltre chi deve attuare la procedura?solo il proprietario dell'appartamnto A? o entrambi ?
resto in attesa
grazie
GENTILI SIGNORI ,INNANZITUTTO GRAZIE ANCORE PER LA VOSTRA PUNTUALE RISPOSTA
AVREI UN ULTIMO QUESITO DA PORVI SEMPRE SULLO STESSO ARGOMENTO CHE VI ALLEGO QUIì APPRESSO PER VOSTRA PRONTA LETTURA---
DUNQUE IL QUESITO E' IL SEGUENTE
UNA VOLTA ESEGUITO IL FRAZIONAMENTO DELL'IMMOBILE E PRIMA DI PROCEDERE ALLA STIPULA DEL CONTRATTO ,RITENGO CHE SIA NECESSARIO DISPORRE DI UNA PARTICELLA CATASTALE PROVISORIA DELLA STANZA OGGETTO DEL FRAZIONAMENTO E CIO' IN QUANTO IL NOTAIO NE HA BISOGNO PER ATTRIBUIRE L'IDENTIFICAZIOE ED I COSTI CORRELATI .SE COSI' FOSSE POTRESTE CORTESEMENTE INDICARMI GLI UFFICI CHE ASSEGNANO PARTICELLE CATASTALI PROVVISORIE ...OVVIAMENTE QUESTO SI VERIFICHEREBBE DOPO L'AVVENUTO DEPOSITO PRESSO L'UFFICIO TECNICO DEL COMUNE DI ROMA DELLA SCIA PER MNUTENZIONE STRAORDINARIA .
RESTO IN ATTESA
GRAZIE
_________________________________________________________
Catasto.it, 31/01/2012 17:26:42 (ip:82.85.245.43)
Spettabile utente di Roma,
le procedure per cedere una porzione di appartamento al vicino devono tenere conto sia della parte urbanistica, controllando con l'ufficio tecnico comunale se i lavori richiedono autorizzazione, comunicazione o altro.
Eseguire il frazionamento al catasto, stipulare l'atto di compravendita, eseguire i lavori e alla fine eseguire la fusione con il secondo appartamento.
Tutte le spese fino a prima della realizzazione delle opere, spettano al primo proprietario, appartamento (A), la realizzazione delle opere è da concordare o comunque da dividere, la fusione al secondo proprietario, appartamento (B).
RNS3XK, 30/01/2012 18:35:52 (ip:151.28.142.184)
Roma 27 gennaio 2012
il proprietario dell'appartamento (A) vuole vendere una stanza al proprietario dell'appartamento (B) con lui confinante.
Qual'è la procedura CRONOLOGICAMENTE corretta da seguire rispetto all'ufficio TECNICO ,AL CATASTO ed infine al NOTAIO?
Inoltre chi deve attuare la procedura?solo il proprietario dell'appartamnto A? o entrambi ?
resto in attesa
grazie

Spettabile Gianluca,
è stato approntato un semplice foglio di calcolo che può utilizzare alla pagina:
http://www.catastale.it/Documenti-IMU.htm
è stato approntato un semplice foglio di calcolo che può utilizzare alla pagina:
http://www.catastale.it/Documenti-IMU.htm

Salve, vorrei sapere come devo calcolare l'IMU 2012, ho fatto una visura castale del mio immobile CATEGORIA A/2 RENDITA 302,13 E CATEGORIA C/6 RENDITA 20,45, rendita totale € 322,58.... come devo calcolare per vedere quanto dovrò pagare sulla mia prima casa situaa nel comune di Messina???

Spettabile Alessandro Bartolini,
a quanto ci riferiscono gli studi notarili, la situazione per la vendita dei fabbricati non è mutata.
a quanto ci riferiscono gli studi notarili, la situazione per la vendita dei fabbricati non è mutata.

Salve, mi pare di avere capito che la nuova manovra del governo Monti non agisce sulla rendita catastale direttamente, ma va a modificare il coefficiente che moltiplica la rendita catastale e fa ottenere il valore catastale su cui viene applicata la veccia ICI oggi IMU.
Invece, per ciò che riguarda la valutazione delle imposte da applicarsi all'atto di compravendita di un'abitazione da privato, tutto resta come prima o anche in questo caso si devono usare i nuovi coefficienti ?
Grazie
Invece, per ciò che riguarda la valutazione delle imposte da applicarsi all'atto di compravendita di un'abitazione da privato, tutto resta come prima o anche in questo caso si devono usare i nuovi coefficienti ?
Grazie

Spettabile serraiocco elena,
Purtroppo è possibile ma non perché il catasto non abbia provveduto ad evadere la sua voltura catastale, ma per uno di questi due motivi:
1. Il Notaio non ha mai presentato la voltura al catastato.
Sembra assurdo ma è così, in pratica 30 anni fa il catasto era talmente indietro con l'aggiornamento, che moltissimi notai tralasciavano la pratica catastale, tanto chissà quando se ne sarebbe accorto qualcuno.
2. Il catasto ha smarrito o addirittura cestinato la pratica di voltura catastale.
Sembra assurdo anche questo, ma le assicuro che è successo anche questo, interi carpettoni di volture catastali sono stati portati al macero.
Quindi? In pratica deve fare o rifare la voltura catastale, oppure vada al catasto, Ufficio Volture con una copia del rogito, chieda se risulta presenta la voltura catastale.
Purtroppo è possibile ma non perché il catasto non abbia provveduto ad evadere la sua voltura catastale, ma per uno di questi due motivi:
1. Il Notaio non ha mai presentato la voltura al catastato.
Sembra assurdo ma è così, in pratica 30 anni fa il catasto era talmente indietro con l'aggiornamento, che moltissimi notai tralasciavano la pratica catastale, tanto chissà quando se ne sarebbe accorto qualcuno.
2. Il catasto ha smarrito o addirittura cestinato la pratica di voltura catastale.
Sembra assurdo anche questo, ma le assicuro che è successo anche questo, interi carpettoni di volture catastali sono stati portati al macero.
Quindi? In pratica deve fare o rifare la voltura catastale, oppure vada al catasto, Ufficio Volture con una copia del rogito, chieda se risulta presenta la voltura catastale.

vorrei conoscere se un appartamento acuistato nel 1981 con regolare contratto notarile a tutt'oggi è mai possibile che risulti sempre intestato all'impresario che ha fatto l'abitazione ? in seguito è stato venduto ad una famiglia e poi acquistato l'immobile da mia moglie ed a tutt'oggi non risulta ? è mai possibile che adistanza di 30 (trenta) non sia stato aggiornato il catasto ? grazie

Spettabile gcix,
si ci sarebbero delle linee di massima per arrivare alla rendita catastale, partendo dal calcolo per quantificare i vani catastali, ma poi bisogna attribuire la categoria e soprattutto la classe, che alla fine determinano la rendita catastale, però è molto complicato soprattutto perché bisogna fare una stima e la stima si sa è soggettiva.
Io le consiglio un metodo altrettanto complicato, ma sicuramente molto vicino al risultato che si otterrà con l'accatastamento finale, deve simulare l'accatastamento:
Scarichi gratuitamente il software DOCFA dal sito dell'Agenzia del Territorio (agenziaterritorio.it) e simuli l'accatastamento, li ottiene il classamento e la rendita catastale che il catasto valida in sede di nuovi accatastamenti o variazioni catastali.
La rendita che otterrà dovrà essere comunque rivalutata, con il coefficiente 160 + il 5%, o come detterà la Legge con l'approvazione finale.
si ci sarebbero delle linee di massima per arrivare alla rendita catastale, partendo dal calcolo per quantificare i vani catastali, ma poi bisogna attribuire la categoria e soprattutto la classe, che alla fine determinano la rendita catastale, però è molto complicato soprattutto perché bisogna fare una stima e la stima si sa è soggettiva.
Io le consiglio un metodo altrettanto complicato, ma sicuramente molto vicino al risultato che si otterrà con l'accatastamento finale, deve simulare l'accatastamento:
Scarichi gratuitamente il software DOCFA dal sito dell'Agenzia del Territorio (agenziaterritorio.it) e simuli l'accatastamento, li ottiene il classamento e la rendita catastale che il catasto valida in sede di nuovi accatastamenti o variazioni catastali.
La rendita che otterrà dovrà essere comunque rivalutata, con il coefficiente 160 + il 5%, o come detterà la Legge con l'approvazione finale.