Discussioni generiche su Catasto
In questa sezione potete inserire quesiti vari riguardanti il Catasto, Visure catastali, Planimetrie, Volture, Accatastamenti, Estratti di mappa, Frazionamenti, Elaborati planimetrici, Superfici catastali, e altro ancora, esponete il vostro dubbio, un consulente proverà a chiarirlo entro breve tempo.
Il forum è aperto a tutti, anche nelle risposte, quindi chi si sente di risolvere il quesito, o solo per dare la propria opinione, anche se non fa parte della struttura, è ben accolto, date pure la vostra risposta in questo spazio.
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Ad oggi sulla visura catastale in quanto proprietario, risulto enfiteuta.
Con il certificato di affrancazione come posso far modificare la visura catastale e far spuntare la proprietà esclusiva?
Grazie

vorrei sapere cosa bisogna fare per cambiare la categoria catastale di un immobile e quanto mi verrebbe a costare.
Grazie

Oggi la casa per vicende famigliari è stata ristrutturata metà e il resto rimarrà come nello stato preesistente. Per la variazione procedo normalmente??? Di fatto deposito una casa diversa e con rendita inferiore a distanza di un anno
Grazie e saluti Geom. Marchini

vorrei sapere se un terreno, utilizzato privatamente da una azienda, è un terreno comunale (dato in concessione dal Comune, a titolo gratuito o a pagamento)o privato, ed in questo caso chi ne risulta il titolare.
Non conosco i dati catastali del luogo, e non è identificato con un numero civico; conosco la via, la ditta affianco del quale si trova il terreno, e la posizione su Google Maps o su OSM.
Ho provato ad avere delle informazioni ufficiosamente da parte del Comune, ma le risposte evasive mi hanno incuriosito di più.
Vorrei sapere, per avere accesso alle informazioni che mi servono:
1.quale documento dovrei richiedere e la modalità per richiederlo;
2.è possibile conoscere la proprietà informalmente (o formalmente)prima di richiedere la mappa catastale? (a me interessa sapere se il terreno è comunale o no, e solo in caso sia suolo pubblico mi servirebbe una mappa o una certificazione della titolarità - comunale-).
Grazie e cordiali saluti.
Tony


Grazie.
Lorella


espongo il mio quesito:
io e mio marito siamo proprietari di una seconda casa ( presa a suo tempo per nostro figlio). Recentemente nostro figlio ha comprato quella adiacente, divisa dalla nostra dal solo muro. Aprendo con una porta questo muro, diventerebbe unica unità abitativa ( ripristinando l'unità come era tempo addietro), ad esclusivo uso di nostro figlio. Il mio dubbio è il seguente oltre a comunicare al Comune al Catasto in fase di ristrutturazione del cambiamento e del ripristino o fusione; dobbiamo fare anche un atto dal notaio cambiando con il solo nome di nostro figlio, o possiamo mantenere tutti e 3 i nomi senza andare dal notaio ?
Grazie della cortesia
Cordialmente

ho due quesiti da porre:
- se in un appartamento si cambia semplicemente un'apertura porta all'interno varia anche il sub?
- nel box è stata ricavata mediante un tavolato, un piccolo locale lavanderia: varia la consistenza dell'autorimessa (2 vani?). E la destinazione d'uso?
grazie




martedì è stato completato da parte del geometra da me incaricato l'accatastamento di una casa che si trovava ancora nel catasto terreni come fabbricato rurale, pur non avendo più i requisiti di ruralità da chissà quanto, costruita prima del 1942 (Ora è Cat. A03).
Il termine per il passaggio al catasto fabbricati era il 30/11/2012, se si faceva entro il 30/11/2013 si poteva chiedere il ravvedimento operoso e pagare la sanzione ridotta di 1/8 ovvero 129 euro.
Il geometra NON ha chiesto il ravvedimento operoso (!?!) contestualmente all'inoltro della pratica per via telematica, quindi dovrò rimanere in attesa dell'atto di contestazione e pagare 1/3 della sanzione se pagherò entro 60 gg, ovvero 344 euro.
Navigando in Internet (tutte queste cose le ho dovute scoprire da sola poiché il geometra è latitante per non dire altro) ho però visto che la Direzione Generale Catasto rispondendo a una richiesta del CNGeGL ha chiarito che la scadenza e le sanzioni per il ritardo dell'accatastamento vanno applicate ai fabbricati effettivamente rurali e non anche a quelli privi del requisito di ruralità, come è il mio. Per questi ultimi si applicano le sanzioni ex art. 31 del regio decreto legge n. 652 del 1939, "sempre che non si siano verificate le condizioni di decadenza dell'azione di accertamento."
A questo punto vi chiedo cortesemente se potete aiutarmi a capire SE sono sanzionabile, e se sì in che misura.
(Nella ricevuta di avvenuta dichiarazione di fabbricato urbano la causale é: COSTITUZIONE)
Grazie mille in anticipo.

Ho un problema e premetto che non sono pratica di catasto (solo qualche nozione).
DESCRIZIONE SITUAZIONE
Nel 1975 Nonno inizia la costruzione di un fabbricato dopo aver ottenuto tutti i permessi e approvazioni. Tale fabbricato prevedeVA un seminterrato, un piano terra e 3 ulteriori piani: ogni piano, di circa 200mq, veniva suddiviso in due parti uguali di 100mq. Nel 1983 vengono accatastati il seminterrato (2 magazzini), il piano terra (2 magazzini) e il lastrico solare (2 lastrici solari). Da un pò di "ricerca" che ho fatto per ricostruire i fatti, credo che siano stati fatti questi accatastamenti perchè al tempo gli altri piani erano in costruzione ma non so perchè proprio in quel momento si è scelto di accatastare. In ogni caso di lì a poco Nonno muore e vengono finiti il primo piano, il secondo e il nuovo lastrico vede la presenza del prolungamento dei ferri dei pilastri sottostanti. Nel 2005 il primo piano viene suddiviso in due porzioni (che non vengono accatastate): una di 120mq che viene rifinita e adibita a negozio e una di 80 mq che viene lasciata a rustico (presenti solo le tamponature e qualche tramezzatura senza intonaco, no impianti, no infissi). Il secondo piano, ambiente unico senza suddivisioni, (non so perchè) viene pavimentato e dotato di infissi ma non ci sono impianti: idem, non viene accatastato. Nel 2010 i due magazzini a piano terra passano da magazzini a negozi con un docfa (variazione di destinazione d'uso) in cui l'ingegnere che lo redige presenta un elaborato planimetrico in cui la situazione è quella al 1983: ovvero è come se il primo e secondo piano non esistessero e il primo figura come lastrico solare. Quando Figlio1, subentrato con altri eredi alla morte del Nonno, fitta i negozi del piano terra vengono fatti dei carotaggi e altre prove per ottenere l'agibilità e certificati vari del fabbricato.
PROBLEMA
Gli eredi vogliono dividere l'eredità ma bisogna sistemare la situazione catastale prima (poi si integrerà la successione e tutto quanto serve, eventuali sanzioni comprese).
DUBBI E DOMANDE
A parte un corso di pochi giorni seguito presso il mio ordine, non ho pratica delle numerose casistiche del catasto. Ora espongo come vorrei affrontare il problema e quali sono i miei dubbi, sperando che qualcuno sappia darmi dei consigli.
1 - Il seminterrato e il piano terra non presentano problemi perchè sono già accatastati e lo sono nel modo giusto. Il primo piano è suddiviso in un negozio (C/1) e un rustico (direi F/3, unità in corso di costruzione anche se i lavori sono fermi). Tale suddivisione però non rispecchia quella del lastrico solare già presente in catasto: il lastrico è suddiviso 100mq-100mq, la situazione attuale è 120mq-80mq. Avevo pensato di fare un unico docfa in cui vengono soppresse due unità e ne vengono create due, il tutto mi pare sia compatibile con la causale docfa di "frazionamento e fusione con cambio di destinazione d'uso", sbaglio? Ovviamente devo modificare i subalterni e fare l'elaborato planimetrico che ormai lo posso fare comprensivo di primo e secondo piano, con un "nuovo lastrico solare".
2 - Per la precedente variazione, non so come comportarmi per la “data di ultimazione lavori". Mi spiego. Personalmente metterei come tale data quella del 2005, quella che ha portato di fatto alla decisione di passare dal tutto rustico al negozio+rustico. Però non ne sono certa. Che fare?
3 - Per il secondo piano farei un nuovo accatastamento in categoria F/3 e accatasterei anche il lastrico solare (ovviamente F/5).
Qualcuno sa darmi un aiuto? Grazie!!

vorrei acquistare un immobile che risulta accatastato come ufficio (credo A10) per farne la mia abitazione, sarebbe la mia prima casa, è possibile modificarne la destinazione in uso abitativo? Ho letto sul sito che si può inoltrare la richiesta on line e ottenere la rettifica con il pagamento dell'importo di € 280, basterà seguire tale procedura e non servirà altro?
Grazie per l'attenzione che potrete dedicarmi
Cordiali saluti

Domande: 1)è necessario accatastarlo anche se è da demolire? O è da accatastare solo dopo la ricostruzione riunendolo alla prima casa?
Altro caso. Una tettoia in legno condonata ma obbligato alla demolizione. Quanto costa cancellarla dalla mappa catastale? Grazie e saluti guido

Secondo il volume "L'attribuzione della rendita catastale e la tutela dei cittadini" di A.Iovine (Maggioli Editore, 2013), la categoria A10 si attribuisce(pag.64)"...a quelle unità che hanno la specifica destinazione ad ufficio privato...non ubicati in locali a piano terra parificabili a negozi."
Secondo questo autorevole indirizzo quindi, l'immobile adibito ad ufficio situato al piano terra va censito come C1, anche in assenza di attività di vendita.

sono in procinto di ristrutturare 2 autorimesse (ottenute per successione) e sull'atto notarile sono presenti solo le planimetrie catastali. Dove/come posso trovare le misure della "cubatura" dei garages (altezza, presenza di una finestra, ..?
Grazie


se ho due unità immobiliari a destinazione residenziale nel comune di Firenze, che vengono unite tramite un'apertura, quindi un collegamento funzionale, dal punto di vista urbanistico possono restare separate.
1_Anche dal punto di vista catastale, restano due unità separate?
2_Ci sono requisiti fondamentali perchè rimangano separati? 3_Dopo l'apertura, devo fare l'aggiornamento dei docfa, o trattandosi di modifiche che non variano la classe dell'immobile, non è necessario?
grazie